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Recensioni

2002 Mostra personale “Scaglie di Liguria” a Villa Groppallo (Vado Ligure)

Recensione di Franca Maria Ferraris

La creatività e la forza espressiva nella pittura di Cristina Sosio
Osservare le opere pittoriche della giovane artista ligure Cristina Sosio è come guardare attraverso un caleidoscopio, dove si scoprono in sequenza assembramenti diversi che danno luogo alle più fantastiche figurazioni. Allo stesso modo la versatilità della Pittrice induce a scoprire, attraverso la creatività delle immagini, qualcosa di sempre nuovo che mette a fuoco le qualità artistiche delle quali è ampiamente dotata.
La produzione della Sosio infatti, spaziando nelle diverse realtà dell'arte figurativa, viene accolta ad ogni nuova mostra, con unanimità di consensi critici e con vivo successo di pubblico. Di questa pittrice colpisce anzitutto la straordinaria abilità nel riprodurre capolavori di artisti rinascimentali della portata di Michelangelo, Raffaello e Botticelli, o quelle degli impressionisti francesi come Renoir e Monet. Se è vero che tale esercizio è da considerarsi uno dei passaggi obbligati nel percorso di ogni pittore, è pur vero che le riproduzioni dei Grandi, operate da Cristina Sosio, possiedono un fascino particolare dovuto sia a una esecuzione così perfetta da evocare la finissima fattura dell'originale, sia alla luminosità che emanano i colori preparati dall'Autrice stessa, con i medesimi elementi ai quali i pittori dei secoli scorsi dovevano fare ricorso traendoli con sapienza dalla natura. Tra queste opere rifulgono per luce e bellezza la "Madonna della seggiola" di Raffaello e la "Madonna dei fusi" di Leonardo. Di queste (e non meno in ogni altra) la Pittrice, non solo ha riprodotto le immagini, ma ne ha ricreato interamente la bellezza.
In altre opere realizzate dalla fervida immaginazione della giovane Artista si scoprono ulteriori magistrali interpretazioni. Ciò avviene ad esempio per il quadro "Iris", dove un grande cespo di questi fiori domina la tela con forza vitale. Da solo, questo dipinto riesce ad esprimere l'universalità dell'esplosione floreale come forza e bellezza sprigionate dalla natura. La stessa vitalità si può ritrovare in altre immagini raffiguranti il mare o il bosco dove la presenza di fanciulli, talora in vesti ottocentesche, crea atmosfere emozionanti attraverso le quali il passato si reinserisce con continuità nel presente.
Appartiene altresì a questa Autrice una galleria di ritratti dove i volti delle persone vengono ripresi nella loro più autentica espressività, dimostrando come lei sappia bene entrare nell'animo di coloro che ritrae e captarne le espressioni cogliendole negli atteggiamenti più consueti.
Ma non si esaurisce con gli oli su tavole e tele la creatività della Sosio. Le sue produzioni più recenti sono una serie di acqueforti e acquetinte che propongono scorci di una Liguria talora noti, talaltra meno, attraverso figurazioni intrise di poesia e raggruppate sotto la denominazione "Scaglie di Liguria". Con queste opere la Sosio rispolvera un capitolo pittorico oggi meno seguito che in passato, poiché la pazienza e la costanza di costruire immagini con il complesso lavorio che l'esecuzione di quest'arte richiede, non è quel tipo di produzione immediata nella quale i giovani pittori odierni intendono proiettarsi. Il lavoro artistico compiuto da Cristina dunque, oltre a essere pregevole dal punto di vista estetico e poetico, ci offre attraverso ogni immagine, visioni di un mondo conosciuto oppure ancora da scoprire. Chi guarda si compiace di trovare tra le riproduzioni certe zone di Liguria rimaste inesplorate, di vederne altre, ora modificate dall'uomo, nella loro essenza primitiva, e di tutte respirare l'armonia, la liricità e la bellezza rese da altrettanti archetipi che consentono di trarre da luci e ombre la plasticità delle visioni. Tra le molteplici immagini descritte, talune sono monocromatiche, altre a più colori, ma tutte insieme costituiscono le quinte di uno spettacolo paesaggistico straordinario dove la Pittrice ha accostato ai dipinti (nella mostra a Vado Ligure - Villa Groppallo 11 - 21 maggio 2002) alcuni versi di Montale e di Sbarbaro riguardanti la terra di Liguria e armonizzando perciò in un tutto unico la parola e il segno.
In Cristina Sosio dunque, pittura e poesia sono sempre e comunque amalgamate in un insieme dove la terra riacquista la propria valenza di "terra madre" e dove la bellezza si presenta peraltro come novità nel porgersi sempre come qualcosa di meglio e di altro nello spazio allusivo di un quadro. Molto nuovi, in tale direzione, sono i dipinti a olio eseguiti su "carta a mano", ovvero carta preparata dalla stessa Pittrice che ama, anche in questo caso, produrre da sé il materiale per la propria opera, dando atto, ancora una volta, di una straordinaria capacità creativa anche nel campo della tecnica.
Creatività e forza espressiva dunque sono gli elementi fondamentali che caratterizzano l'intera arte di Cristina Sosio e ne connotano il linguaggio figurativo consentendo a ogni opera di farsi spettacolo per consegnare il messaggio che l'arte è il risultato di un profondo amore sia per la natura che per l'umanità. Ed è per merito di questo talento che la personalità della Pittrice si inscrive nella rosa di quegli artisti la cui opera altamente suggestiva viene premiata dalla realizzazione di una espressività così alta da proiettarsi verso un futuro di sempre più vaste produzioni correlate a sempre più ampi consensi.

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